DOMANDA: A proposito del progetto di Via Boncompagni, qual è stato il compromesso da mettere in atto per far conciliare un'architettura di stampo orientale e un contesto architettonico tradizionalista come quello romano?
Marco Falasca si è laureato in architettura alla Sapienza con una tesi che ha visto una ricerca nel campo del BIM con strutture parametriche per affrontare le crisi idriche. Attualmente è Project Architect presso lo studio Internazionale MAD.
T.R.A.M.A , Centro di ricerca e Parco Eco-didattico presso il Depuratore di Roma Est
Una parte di città soggetta ad innumerevoli criticità (la marginalità e segregazione del fiume Aniene rispetto al contesto urbano, la presenza di un depuratore delle acque che necessita di un miglioramento del trattamento dei reflui, le inondazioni sempre più frequenti negli ultimi anni) vengono affrontate nel progetto TRAMA con una serie di mosse coerenti e tra loro sinergiche. Da una parte si crea un paesaggio dell'acqua, in sintonia con ormai mature e numerose esperienze internazionali progettate con tecniche naturali che assecondano i flussi dell'acqua anziché ostacolarli, dall'altra si disegnano spazi aperti e un complesso architettonico adatto alla valorizzazione dell'acqua insieme. Si crea così anche a Roma un Eco-parco che è contemporaneamente un centro didattico e museale che valorizza una significativa ansa del fiume Aniene.
TRAMA è quindi progetto ambizioso che aspira a recuperare in termini urbani, architettonici, ecologici e sociali l'ansa generata dall'andamento del fiume Aniene nel suo tratto urbano all'altezza di Ponte Mammolo, nel quadrante Est della città di Roma. Il parco eco-didattico è stato disegnato in funzione dell'innalzamento delle acque in occasione di ingenti fenomeni di precipitazione, in modo da gestire e di ridurre il carico idrico delle piene alluvionali. Il progetto inoltre favorisce lo smaltimento sostenibile nonché il recupero dei fanghi provenienti dal vicino Depuratore gestito dall'Acea, grazie all'integrazione con tecniche depurative naturali quali la fitodisidratazione dei fanghi e la laminazione delle acque meteoriche. Il parco infatti prevede due grandi bacini di ritenzione idrica, in grado di assorbire il fenomeno delle bombe d'acqua e quello delle piene alluvionali ad esso collegate.
Dal punto di vista architettonico, il centro di ricerca si sviluppa in maniera volumetricamente fluida e organica su 4 livelli che si articolano insieme ad un sistema di piazze e percorsi sopraelevati. Il progetto di mixitè prevede al suo interno oltre alla componente di ricerca, altre funzioni quali l'esposizione museale, la didattica e una piccola componente residenziale. La facciata è stata progettata grazie all'utilizzo di software per la progettazione algoritmica e parametrica che sono stati determinanti per gestire il complesso ed interagente numero di informazioni e la loro geometria.
71 VIA BONCOMPAGNI
Il complesso, il cui completamento è previsto per la primavera del 2024, è un nuovissimo ed esclusivo progetto di rigenerazione di 30.000 mq che comprende spazi di lavoro all'avanguardia, residenze private ed esercizi commerciali in una serie di quattro edifici dal design innovativo che si estendono su un intero isolato e sono elegantemente integrati nel cuore del Rione Ludovisi, nei pressi dell'ambasciata statunitense e di Via Veneto, una delle strade più famose di Roma.
Il complesso, per il quale MAD ha avuto il supporto di Starching e Buckley Gray Yeoman, propone un intervento olistico per l'area, valorizzando le identità delle varie componenti del progetto e sviluppando un'architettura lungimirante e futuristica, tenendo in considerazione il senso di comunità e l'importanza della natura.
Il progetto consiste in quattro elementi distinti:
- un moderno edificio per uffici di circa 17.000 mq, situato lungo Via Boncompagni e Via Romagna, con una contemporanea facciata in vetro, lobby d'ingresso a doppia altezza, terrazze e servizi esclusivi oltre a locali commerciali;
- ca. 4.200 mq di spazio per uffici, sapientemente progettati per preservare e celebrare la facciata storica lungo Via Sicilia;
- ca. 7.500 mq di locali residenziali di alto livello situati all'angolo tra Via Boncompagni e Via Puglie;
- uno spazio multifunzionale all'interno della Chiesa di San Lorenzo, situato all'angolo tra Via Sicilia e Via Puglie.
L'attuale progetto di ristrutturazione aumenterà il rating di efficienza energetica dell'edificio, riducendo il consumo di CO2, mentre l'approccio conservativo della progettazione mira a mantenere ampie parti della struttura esistente in cemento e a ridurre significativamente l'impatto ambientale nella fase di costruzione.
Il fotovoltaico integrato sul tetto dell'edificio produrrà elettricità a zero emissioni durante lo sviluppo.